Carinola, il PUC bloccato da cose (cAse!) che non servono!

Il PUC fatto e disfatto giace immobile. Ma è una partita ancora aperta che può qualificare l’azione di un’amministrazione per la sua rilevante componente politica. Perché il PUC fotografa “Carinola Oggi” e delinea “Carinola domani”.

A questo proposito, diciamocelo: Carinola è ormai vuota per lo più.

A Carinola capoluogo, ma anche nelle frazioni, tantissimi sono gli immobili, anche di pregio, completamente disabitati o destinati a rimanere vuoti in poco tempo. Questa è la fotografia, può non piacere ma è la realtà.

Ma il percorso di approvazione del PUC che ci avrebbe finalmente dotati di un nuovo strumento di sviluppo si è arenato proprio, sembra un controsenso, “sul numero dei nuovi alloggi da costruire”. Non è paradossale?

A chi servono questi nuovi alloggi?

Chi li costruirà mai se non c’è chi li abita?

Quale imprenditore sconsiderato prenderà mai questa iniziativa?

L’amministrazione con un guizzo di lucidità non può cogliere la palla al balzo e vedere l’opportunità di passare ad un più veritiero ed innovativo “PUC a volume zero”, smettendola di guardare al problema dell’aritmetica dei nuovi alloggi da costruire?

D’altronde Carinola resta un Comune a prevalente economia agricola ed un inutile consumo di suolo, anche solo previsionale, è un sicuro impoverimento della collettività.  Sottrae all’economia agricola terreno che potrebbe essere coltivato da un lato e dall’altro lato genera oneri impositivi inutili che mai si tradurranno in valore reale.

È nei minuti di recupero che a volte si vincono le partite più difficili.

 

K

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