“Nfunni e Tuorci”: parte la lavorazione

È in programmazione la realizzazione cinematografica, con un cast altamente qualificato, dell’evento “Nfunni e Tuorci” (Apparizione di Maria Ss. delle Grazie). Il lavoro sarà inoltre realizzato e distribuito su supporto digitale a cura della B_K_74 – Produzione Cinema Indipendente di Mario Imparato. La realizzazione avverrà presso il Santuario Maria Ss. delle Grazie in Casale di Carinola.

«BAGNA E TORCI… BAGNA E TORCI!»: è con queste parole che la Beata Vergine Maria Santissima delle Grazie esortava una giovinetta dei Vignai, quartiere di Casale di Carinola, a risciacquare con poca fatica tutti i panni che le faccende domestiche le imponevano di lavare; mansioni affidatele dalla propria matrigna quasi fosse una navigata donna di servizio mentre invece era poco più di una bambina, una bambina di appena dodici anni. Antonietta Fava, questo il suo nome, aveva come unica colpa, se tale possiamo definirla, quella di essere la figlia del primo matrimonio del padre e quindi non era certo la preferita agli occhi della madre-matrigna: proprio perciò le venivano assegnati lavori sempre più impegnativi che la costringevano a fare le ore piccole in aperta campagna per lavare i panni nei pressi di un ruscello – a quei tempi le fontane pubbliche erano un lusso riservato solo ai centri abitati più importanti. Ed è proprio mentre attendeva a queste incombenze presso il ruscello che scorreva a S. Maria a Pisciariello (estremo lembo nord di Casale, allora zona periferica) che una “dolce Signora”, così ebbe modo di definirla ella stessa in un primo momento, armata solo di un lumicino che le illuminava la strada, cominciò a farle compagnia, alleviandole la fatica con la sua presenza e il miracoloso incitamento « Bagna e torci… Bagna e torci, figlia mia!».

Il tutto andò avanti per parecchio tempo, fino a quando la “dolce Signora” si palesò e dichiarò la propria volontà con queste parole: «Bramo in questo luogo dove ora è la mie effige, una chiesa, affinché riverita da quel popolo con più decoro abbia io maggior motivo di far loro sperimentare gli effetti della mia sovrana protezione» (dallo Zodiaco di Maria, opera di padre Serafino Montorio, 1715).

Antonietta, una bambina che ha punti in comune con altri bambini nel mondo. Quello che li qualifica e li accomuna tra di loro e la povertà. Poveri di beni e di cultura, poveri di affetti, gli avvenimenti però fanno di queste persone delle icone che non verranno mai dimenticate.

La vita di Antonietta bisogna rileggerla. In molti hanno scritto-detto-cantato-recitato. Esiste un’unica verità.

Il quadro dell’Apparizione opera del prof. Arturo Izzo

One thought on ““Nfunni e Tuorci”: parte la lavorazione

  1. Anonymous

    Bellissima iniziativa, bravo al regista e speriamo che possa essere solo il primo passo.

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