Il Tar Campania ordina: primaria in classe da domani

Il Tar boccia le ordinanze di De Luca: tornano a scuola tutti gli studenti del primo ciclo, elementari e medie. Il ricorso presentato lunedì da diversi genitori campani, tra cui psicologi e pediatri di note realtà ospedaliere oltre che centinai di professionisti è stato vinto.

I ricorrenti, rappresentati dagli avvocati Luciano Butti, Giovanni Taddei Elmi, Silvia Brizzi e Attilio Balestreri, si appellavano alle limitazioni alle lezioni in presenza disposte dalla Regione Campania in particolare con l’ordinanza dello scorso 16 gennaio con cui si disponeva il ritorno in classe solo delle primarie fino alla terza elementare.

Il decreto, firmato dal presidente Maria Abbruzzese, dà ragione ai no-Dad e da domani torneranno in classe tutti gli studenti delle elementari

la sospensione delle ordinanze impugnate (nei limiti dell’interesse dei ricorrenti, e dunque relativamente alle scuole elementari e medie) è da intendersi autoesecutiva quanto alle classi della scuola elementare, che sono allo stato già aperte sia pure per un numero più limitato di studenti e che non richiedono misure ulteriori ai fini della riapertura totale

mentre per le medie si concede qualche giorno alle scuole per organizzarsi, ma il ritorno è comunque indicato per il 25 gennaio.

essendo invece necessarie attività propedeutiche alla materiale riapertura, di competenza dei singoli Dirigenti scolastici, l’accoglimento deve intendersi nel senso che non possa essere reiterata analoga ordinanza soprassessoria disponente ulteriore sospensione delle attività didattiche in presenza oltre il 24 gennaio 2021, e che incomba agli organi regionali impartire ogni disposizione necessaria o opportuna per consentire la riapertura delle scuole medie entro il 25 gennaio 2021, fatte salve le competenze dei Sindaci e del Dirigenti scolastici. In ogni caso, l’eventuale ulteriore dilazione, purché di ragionevole e certa durata, potrebbe essere presa in considerazione solo quale misura determinata da specifiche e peculiari difficoltà operative locali, ma non potrebbe comunque essere giustificata come misura generalizzata su tutto il territorio regionale

«Abbiamo vinto dopo mesi di fatica – dice il legale Paola Emblema, esperta di diritto di famiglia e minori e rappresentante del coordinamento campano Scuole aperte – per far capire a tutti che la chiusura persistente delle scuole è dannosa per i nostri figli».

Nelle prossime ore, fa sapere l’unità di crisi regionale, sarà emanata un’ordinanza che riassumerà l’insieme delle decisioni relative all’attività scolastica, coerenti con quanto stabilito, mentre una decisione definitiva sulla scuola secondaria di secondo grado sarà emanata entro il 23 gennaio alla luce delle verifiche epidemiologiche.

Sarà consentito ai sindaci e alle autorità sanitarie locali di assumere decisioni connesse ai contesti locali.

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