De Luca contro le elezioni ad ottobre: «Si colpisce di nuovo la scuola»

Nell’annunciare la zona rossa per la Campania a partire da lunedì 8 marzo, misura cui manca solo l’ufficialità del decreto ministeriale, «Com’era ampiamente prevedibile siamo in zona rossa perché questo livello di contagi non si può più reggere, la ricaduta sugli ospedali diventa insostenibile. È evidente che bisogna prendere misure eccezionali», il presidente della Campania Vincenzo De Luca nella consueta diretta Facebook del venerdì, stigmatizza il comportamento tenuto in spregio alle normali cautele imposte dalla pandemia:

Alcuni week end sembrava di essere a Ferragosto vista la gente che c’era sulle spiagge. Abbiamo avuto Sindaci che hanno fatto il loro dovere, prendendo provvedimenti; altri Sindaci, invece, anche di grandi città, che invece non hanno fatto niente. Anzi, fino a qualche giorno fa, incitavano alle aperture serali. Ormai siamo entrati nella terza ondata del Covid, e l’unica risposta vera che possiamo dare è la campagna di vaccinazione che è in corso. Nel giro di una settimana la vaccinazione di tutto il personale scolastico e questo credo sia un risultato eccellente per la Campania, considerando che in altre regioni, come in Lombardia, la vaccinazione al personale scolastico inizierà solo l’8 marzo

Il problema più pressante è dato soprattutto dallele varianti del Covid.

Dobbiamo stare attenti, siamo di fronte ad un problema non banale. Abbiamo famiglie con situazioni drammatiche, giovanissimi che infettano i familiari con una facilità impressionante

In ogni caso alla Campania arrivano meno vaccini del dovuto, una vera sperequazione visto che

Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia Romagna hanno avuto tanti vaccini più della Campania nonostante noi siamo regione più popolosa d’Italia [la seconda, ndr]. Ho detto al premier Draghi al neo commissario Covid che entro aprile dobbiamo avere la dose in più di vaccini che ci consenta di avere esattamente la proporzione adeguata alla popolazione della Campania, non una di più ma neanche una di meno

L’affondo finale poi sul tema scuola, una vera polemica sullo spostamento delle elezioni Amministrative:

Il governo decide di spostare la data tra settembre ed ottobre. Vogliono far votare il 4 ottobre. Ancora una volta quelli che dovrebbero essere mesi dedicati solo all’apertura del nuovo anno scolastico, vedranno una distrazione di tutti rispetto al problema della scuola. È una cosa di una gravità unica che è stata già fatta a settembre dello scorso anno. Io mi aspetterei che ci fosse una rivolta del mondo della scuola, invece non ho sentito neanche una voce critica. Nessun ricorso da parte di nessuno

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