Serata per i “Tentativi di enigmi” di Ilion

Sabato 11 a Roccamonfina, nell’Officina Culturale di Roccamonfina, davanti a una sala piena e attenta è stato presentato il libro di Ilion (Nicola Aurilio) TENTATIVI DI ENIGMI. Noi purtroppo non eravamo presenti e non possiamo raccontare con con dovizia di particolari <<sarebbe come voler descrivere il sapore del limone, il profumo del borotalco. Come si fa?>>, parole di Massimo Gerardo Carrese animatore dell’evento e, come vedremo, di altro.

Non eravamo presenti semplicemente perché non lo sapevamo: umiltà, discrezione, chiamatela come volete, fatto sta che minimizzare l’eccezionalità è uno degli aspetti più encomiabili del carattere del nostro Nicola.

Sin qui la stretta e, ahinoi, scarna cronaca della serata di sabato. Riproponiamo ora ciò che scrivevamo due mesi fa a proposito di questa pubblicazione.

TENTATIVI DI ENIGMI edito per i tipi delle Grafiche Mincione di Sparanise, è un libro-raccolta di 222 enigmi di una lunghezza di 15 versi, non destinato alla vendita (l’autore ne ha generosamente donato copie ai presenti), a differenza di Dietro vetri di finestra del 2018 libro dedicato alla poesia classica. È stato creato in tre – quattro mesi di attività ludolinguistica, quell’arte, sì Nicola è un vero artigiano della parola, attraverso cui ci delizia con i suoi rebus, crittografie (semplici, mnemoniche, a frasi), anagrammi, lucchetti, sciarade e soprattutto poetici o enigmi.

I Tentativi di Enigmi di Ilion, il suo nome d’arte, sono ovviamente inediti, anzi una delle difficoltà del lavoro dell’enigmista, spesso un vero e proprio punto d’onore, è proporre sempre novità, cosa non facilissima dopo secoli di questa nobile arte, e che solo con l’avvento dei moderni mezzi informatici è diventata meno ostica per le enormi possibilità di archiviazione e di ricerca.

Introdotto dalla prefazione del professor Massimo Gerardo Carrese (Algernon), un «fantasiologo», neologismo da lui stesso creato e cui l’Enciclopedia Treccani dedica una citazione solo ed esclusivamente in riferimento alla sua attività, che sta ad indicare chi lavora e s’interessa della fantasia, che già conosciamo per aver coordinato e moderato la presentazione di Dietro vetri di finestra all’Oratorio di Casale, e concluso dalla postfazione di Giovanni Caso (Cleos), anch’egli enigmista di vaglia e caro amico di lunga data di Nicola.

Anche questi sono due autentici pezzi di bravura: si va dalla citazione del celeberrimo episodio del primo classico esempio di enigma, risalente a circa 2.500 anni fa, un indovinello, che la Sfinge (mostro mitologico dal corpo di leone, volto di donna ed ali di uccello, posto all’ingresso della città di Tebe) imponeva ai passanti e quindi a Edipo:

Qual è l’animale, che al mattino cammina con quattro zampe, a mezzogiorno con due e alla sera con tre?

… solo intuendo che “mattino”, “mezzogiorno” e “sera” andavano interpretati come metafore delle principali fasi della vita umana, infanzia, maturità e vecchiaia quando si cammina prima carponi da bambino poi in posizione eretta da adulto e infine da vecchio anche con il bastone, Edipo riuscì a giungere alla soluzione che era l’Uomo, riuscendo a salvarsi la vita perché chi non era in grado di risolverlo veniva ucciso;

oppure alla tecnica definizione che Ennio Peres (Mister Aster) diede dell’enigma «Accanto a un significato di spontanea attribuzione (senso forte), infatti, ne può emergere almeno un altro, un po’ meno immediato, ma altrettanto plausibile (senso debole)».

In pratica mi vien da dire che la distinzione tra enigma e indovinello è labile, potremmo quasi azzardare che un enigma è un indovinello in giacca e cravatta perché ben più ricercato ed elegante del secondo, popolare e immediato.

Con la postfazione Giovanni Caso (Cleos) con il suo eloquio aulico e forbito ci fa immergere nel «mondo creativo di Ilion» nel quale Nicola pur parlando per enigmi ha «un linguaggio sempre esplicito e magnificamente esibito, vissuto con forte intensità e passione creativa». Una vera e propria ode innalzata al «poeta-enigmista di Casale di Carinola, quel bel territorio che, come un raggio luminoso, si stacca da Caserta per raggiungere contrade lontane e suggestive», e da lì «dà voce al suo impegno civile» evidente in quasi tutti gli enigmi della raccolta scritti in maniera elegante quasi per difendersi «dalla sciatteria della parlata moderna».

Da ultimo ricordiamo che a Nicola Aurilio è stato conferito un attestato di riconoscenza del comune di Carinola nello scorso dicembre in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, su proposta della sindaca Giuseppina Di Biasio, «per aver conferito lustro alla nostra città distinguendosi a livello nazionale per le sue doti di fine enigmista».

One thought on “Serata per i “Tentativi di enigmi” di Ilion

  1. Giovanni Aurilio

    Bravo Nicola
    Mi ricordi Dante:
    Fatti non foste a viver come bruti
    Ma per seguir virtude e canoscenza

    Reply

Lascia un commento