Insieme alle Elezioni Amministrative di domenica 12 giugno 2022, con eventuale turno di ballottaggio per l’elezione dei sindaci domenica 26 giugno 2022, sono previsti anche i Referendum popolari abrogativi dichiarati ammissibili con sentenze della Corte Costituzionale
Si tratta della diciottesima tornata referendaria abrogativa nella storia della Repubblica italiana i referendum proposti saranno cinque e si voterà per abrogare – o mantenere in vigore – i testi di legge relativi a:
- Abrogazione del Testo Unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi. Il referendum chiede di abrogare la parte della Legge Severino che prevede l’incandidabilità, l’ineleggibilità e la decadenza automatica per parlamentari, membri del Governo. Consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali nel caso di condanna per reati gravi);
- Separazione delle carriere – questo quesito del referendum chiede lo stop delle cosiddette “porte girevoli” impedendo al magistrato di passare dal ruolo di giudice a quello di pubblico ministero durante la sua carriera;
- Riforma Consiglio superiore della magistratura – si chiede che non ci sia più l’obbligo di un magistrato di raccogliere da 25 a 50 firme per presentare la propria candidatura al Consiglio superiore della magistratura;
- Custodia cautelare durante le indagini – il quesito chiede di togliere la “reiterazione del reato” dai motivi per cui i giudici possono disporre la custodia cautelare in carcere o i domiciliari per una persona durante le indagini e quindi prima del processo;
- Valutazione degli avvocati sui magistrati – il quesito chiede che gli avvocati, parte di Consigli giudiziari, possano votare in merito alla valutazione dell’operato dei magistrati e della loro professionalità.
Per quanto riguarda la modalità di voto, ciascun elettore potrà:
SÌ se desidera che la norma sottoposta a Referendum sia abrogata…
NO se al contrario desidera che la norma sottoposta a Referendum resti in vigore.
Potranno votare tutti i cittadini, iscritti alle liste elettorali del Comune di residenza, che avranno compiuto il diciottesimo anno di età il 12 giugno 2022. Affinché il referendum abrogativo sia valido dovranno votare la metà più uno degli elettori aventi diritto. Se il quorum non dovesse essere raggiunto i cinque quesiti resteranno validi.